Il Governo del Regno Unito ha annunciato lunedì 16 ottobre una Fairness Innovation Challenge per affrontare pregiudizi e discriminazioni artificial intelligence (AI) sistemi.
La sfida invita le aziende con sede nel Regno Unito a richiedere investimenti governativi fino a £ 400,000 per finanziare nuove soluzioni innovative volte a sradicare i pregiudizi dalle tecnologie di intelligenza artificiale.
Il concorso mira a sostenere fino a tre progetti innovativi, ciascuno dei quali potenzialmente garantisce un incremento dei finanziamenti fino a £ 130,000.
Questa iniziativa è in linea con l’impegno del Regno Unito di ospitare il primo grande vertice mondiale sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale, in cui i dialoghi ruoteranno attorno alla gestione dei rischi associati all’intelligenza artificiale massimizzando al contempo il suo potenziale a beneficio del popolo britannico.
Il Centro per l'etica e l'innovazione dei dati, che opera sotto il Dipartimento per la scienza, l'innovazione e la tecnologia, ha avviato il primo ciclo di candidature per la Fairness Innovation Challenge. La sfida mira a incoraggiare lo sviluppo di nuove tecniche per integrare l’equità nella creazione di modelli di intelligenza artificiale.
L’obiettivo primario è contrastare le minacce poste dai pregiudizi e dalla discriminazione incoraggiando approcci innovativi.
Gli sviluppatori di modelli di intelligenza artificiale sono invitati a considerare immediatamente un contesto sociale più ampio.
Il governo del Regno Unito sottolinea l’equità nell’intelligenza artificiale
L’equità dei sistemi di IA è uno dei principi fondamentali enunciati nel Governo britannicoil Libro bianco sulla regolamentazione dell'IA.
L’intelligenza artificiale è uno strumento potente per il bene, che offre opportunità quasi illimitate per far crescere l’economia globale e fornire servizi pubblici migliori.
Nel Regno Unito, l’intelligenza artificiale è già in fase di sperimentazione all’interno del Servizio sanitario nazionale (NHS) per aiutare i medici a identificare i casi di cancro al seno e ha un grande potenziale nello sviluppo di nuovi farmaci e trattamenti e nell’affrontare sfide globali come il cambiamento climatico.
Tuttavia, queste opportunità possono essere pienamente realizzate solo affrontando e rettificando le questioni legate ai pregiudizi e alla discriminazione nei sistemi di intelligenza artificiale.
Il ministro per l’intelligenza artificiale, il visconte Camrose, afferma: “Le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale sono enormi, ma per realizzare appieno i suoi benefici dobbiamo affrontarne i rischi”.
“Questo finanziamento mette i talenti britannici in prima linea nel rendere l’intelligenza artificiale più sicura, più giusta e affidabile. Assicurandoci che i modelli di intelligenza artificiale non riflettano i pregiudizi riscontrati nel mondo, non solo possiamo rendere l’intelligenza artificiale meno potenzialmente dannosa, ma possiamo garantire che gli sviluppi dell’intelligenza artificiale di domani riflettano la diversità delle comunità che contribuiranno a servire”, aggiunge Camrose.
Sebbene sul mercato siano disponibili numerosi strumenti di verifica dei pregiudizi tecnici, molti di essi sono sviluppati negli Stati Uniti.
Sebbene le aziende possano utilizzare questi strumenti per identificare potenziali errori nei loro sistemi, spesso non riescono ad allinearsi alle leggi e ai regolamenti del Regno Unito, afferma il governo.
Aree focali della sfida
La sfida promuove un nuovo approccio guidato dal Regno Unito che enfatizza il contesto sociale e culturale nei sistemi di intelligenza artificiale oltre alle considerazioni tecniche.
La sfida si concentrerà su due aree principali:
Il primo prevede una partnership con il King's College di Londra, dove i partecipanti del settore dell'intelligenza artificiale del Regno Unito lavoreranno per mitigare i pregiudizi nei loro modelli di intelligenza artificiale generativa. Questi modelli, sviluppati in collaborazione con Health Data Research UK e il supporto di NHS AI Lab, vengono addestrati su record anonimizzati di oltre 10 milioni di pazienti per prevedere potenziali risultati sanitari.
La seconda sfida è un invito a presentare “casi d’uso aperti”, in cui i candidati possono proporre nuove soluzioni su misura per affrontare i pregiudizi nei loro modelli di intelligenza artificiale unici e in aree di interesse specifiche. Ciò include la lotta alle frodi, la creazione di nuovi strumenti di intelligenza artificiale per le forze dell’ordine o l’assistenza ai datori di lavoro nella creazione di sistemi più equi per l’analisi e la selezione dei candidati durante il reclutamento.
Le aziende attualmente si trovano ad affrontare una serie di sfide nell’affrontare i bias dell’IA, tra cui un accesso insufficiente ai dati demografici e la garanzia che le potenziali soluzioni soddisfino i requisiti legali.
Il CDEI sta lavorando in stretta collaborazione con l'Ufficio del Commissario per l'Informazione (ICO) e la Commissione per l'Uguaglianza e i Diritti Umani (EHRC) per portare a termine questa sfida.
La Fairness Innovation Challenge chiude per le iscrizioni alle 11:13 di mercoledì 2023 dicembre 30, e i candidati selezionati verranno informati della loro selezione il 2024 gennaio XNUMX.